Vi hanno mai suggerito un trattamento con un farmaco equivalente? Vi siete posti in maniera dubbiosa di fronte a questa proposta terapeutica pensando che al minor costo corrisponda una scarsa qualità del medicinale? Ecco cosa dovreste sapere: il farmaco equivalente, anche conosciuto come generico, contiene lo stesso principio attivo (e nella medesima concentrazione) del farmaco di marca (chiamato originator). Quando il farmaco originale non è più coperto da brevetto, altre aziende possono avviare la produzione dell’equivalente. I produttori dell’originator conducono una serie di studi sul nuovo principio attivo e sulla sicurezza ed efficacia del prodotto: poiché devono essere ricoperte le spese sostenute per le ricerche, il medicinale originale avrà un costo più alto. Chi produce l’equivalente, invece, non effettuando ulteriori indagini, può permettersi di fissare un prezzo inferiore al farmaco. Per questo motivo, il risparmio nei medicinali equivalenti, non è riconducibile ad una differenza di qualità rispetto all’originator. Ogni farmaco equivalente viene prodotto secondo precisi standard ed il controllo sull’intero processo produttivo viene effettuato scrupolosamente, seguendo le stesse tecniche di ispezione impiegate per i farmaci di marca . Gli equivalenti, così come i medicinali di marca, vengono autorizzati e immessi sul mercato dopo l’ufficiale approvazione delle autorità regolatorie (per l’Italia, Aifa o Emea).

Lacrimazione, naso che cola, starnuti, congestioni, prurito e difficoltà di respirazione: chi soffre di allergie stagionali conosce bene questi sintomi, causati dal polline degli alberi, presente nell’aria nel periodo primaverile, e dai pollini di graminacee, che si diffondono in tarda primavera ed in estate. Esiste un modo per alleviare questi malesseri? Innanzitutto, bisognerebbe limitare l’esposizione alle sostanze che li causano. A questo proposito, sarebbe opportuno evitare di uscire o di far arieggiare gli ambienti domestici quando nell’aria vi è una più alta concentrazione di polline (ad esempio il mattino presto o dopo un temporale) e lavarsi più spesso per rimuovere eventuali tracce di allergeni che possono essersi depositati fra i capelli e sulla cute. A volte, però, seguire questi semplici accorgimenti non basta ed è necessario rivolgersi al proprio farmacista o medico di fiducia. Un’ottima arma per combattere la sintomatologia è rappresentata da un trattamento a base di antistaminici o corticosteroidi. Altri farmaci mirati a ridurre i disturbi sono i decongestionanti orali o nasali. Poiché i decongestionanti orali vanno evitati se si soffre di pressione alta, mentre quelli nasali possono essere usati solo per un numero limitato di giorni, per un loro corretto utilizzo, è fondamentale il parere del farmacista o del medico. Quando i farmaci non riescono a controllare i sintomi, si potrebbe valutare un altro tipo di strategia da seguire, come quella del vaccino per l’allergia (immunoterapia) o dell’irrigazione nasale. Nel caso in cui l’allergia stagionale dovesse presentarsi particolarmente insidiosa ed invalidante, potrebbero essere necessari dei test cutanei o degli esami del sangue per scoprire esattamente quali reazioni vengono innescate dagli allergeni e per capire quali trattamenti possono funzionare meglio. È bene ricordare, in ultimo, che le allergie di stagione non vanno mai sottovalutate. Nell’organismo di chi ne soffre, potrebbero attivarsi delle allergie crociate causate, ad esempio, dal consumo di qualche alimento in cui si trovano molecole proteiche simili a quelle che si trovano nei pollini. Per questa ragione, chi soffre di allergie stagionali deve porre particolare attenzione anche a quello che mangia.